venerdì 23 marzo 2012

Porcelli&porcellini


in un negozio, una signora fa "il mio cane ha mangiato il porcellino, ne ha un altro?"
il negoziante "li ho finiti..se vuole ho un criceto"
"vabbè, mi dia il criceto... ma che schifo..è vivo!"
"perchè, non lo deve dare vivo al cane?"
TRADUZIONE: il cane -rottweiler di sei mesi- ha distrutto il maialino di gomma.
la signora, premurosa, ne vuole un altro da regalare al suo cane.
il negoziante, sotto effetto di stupefacenti probabilmente, pensa che la signora voglia dare al cane un porcellino d'india vivo per ..bho? farlo giocare? insegnargli lo squarcio rapido?..non si sa.
avendo finito i porcellini, prova bene a rifilarle un criceto.
la signora non ha molto apprezzato il gesto. e in effetti essere scambiata per una pazza sanguinaria non deve essere divertente.
io però ho riso fino alle lacrime!!!

giovedì 15 marzo 2012

il dottore dei dinosauri


Il nano, tre anni e mezzo, figlio primogenito, ha una sola smodata passione. I dinosauri.
Lui non sa dire "cane", dice "tane"...ma parla di parasaurolofo, triceratopo, t-rex e pteranodonte con la stessa scioltezza con cui io recito la vispa Teresa.
Meraviglia dei bambini.
Fantasia dei bambini.
Megalomania dei bambini.
Ieri l'ho beccato a scuola che si "sparava le pose" con un amichetto: "la mia mamma cura i cagnolini e i gattini..e i dinosauri!!! GRRRRRR" (effetto sonoro incorporato).
Allora, è vero, lui ha la fortuna di crescere con cani e gatti, tartarughe e pesciolini. Ha una mamma che lo porta a vedere mucche e cavalli, serpenti e iguane.
Capisco che, nella sua testa di bambino, il cane è un animale, e mamma lo cura, il gatto è un animale, e mamma lo cura, la lucertola è un animale....se mamma cura cani e gatti curerà anche le lucertole...ma, allora, visto che la lucertola è come un piccolo dinosauro, la mamma cura i dinosauri. Ammetto che, da che ha pensato questa cosa, io mio già saldissimo primo posto nella classifica del suo cuore è diventato inespugnabilissimo!!!
Ok, va bene essere "the best", va bene essere usata per farsi bello con gli amichetti, ma non ti sembra di esagerare?
perchè, in tutta onestà, io, al T-rex, una mano in bocca per vedergli i denti, non gliela metto!

lunedì 5 marzo 2012

FACCIAMOCI DUE RISATE


Bari.
Strada strettissima di un quartiere di periferia, di quelle con le palazzine basse e tanto vicine che ti puoi passare lo zucchero con la signora di fronte.
Arriva lui, maschio, con una bella panza da birra, la faccia rugosa di chi ha lavorato una vita, le mani grandi che sbucano dal giaccone, età indecifrabile tra i sessanta e i settanta.
"Marìa...Marìaaaa" urla (perchè il citofono è un optional)
"C'è vuè?"
"scendimi il cane che lo PISCIO!"

e non commento oltre....

venerdì 2 marzo 2012

Lavare Fido!


"ma lo posso lavare?"
è la domanda da mille milioni, fatta da chiunque adotti un cucciolo (a volte anche un gattino); più dalle signore donne che dai signori uomini. Da nonne iperapprensive e da bambini che non vedono l'ora di riempire di schiuma la vasca da bagno e immergervi il loro cucciolo.
Allora, urge qualche delucidazione.
Perchè lavare Fido non è semplice come sembra.
Andiamo per ordine; di solito sconsiglio di lavare un cucciolo appena preso. Motivi sanitari, ma non solo. Immaginate Fido che arriva in casa vostra: fino a poche ore prima era con la sua mamma, i suoi fratellini, o nella gabbietta con altri cuccioli, o anche fuori nella campagna; in una situazione DIVERSA. Lo avete preso, toccato, ha probabilmente fatto un viaggio in macchina (un altro spavento), è passato dalle braccia di tutta la famiglia e adesso..lo buttate in acqua?
Quindi, iniziate il vostro rapporto con un bel trauma.
Non è quello che si dice un inizio perfetto.
Aspettare qualche giorno darà al cucciolo il modo di ambientarsi, vi accerterete che sia in buona salute, potrà iniziare il ciclo delle vaccinazioni e poi potrete fargli questo sospirato bagno.
Nell'attesa esistono spume detergenti che elimineranno cattivi odori e sporcizia in eccesso.
Poi: dove lavare il cane?
A casa? in una toelettatura?
non esiste la risposta giusta, ma solo il modo corretto di lavare un cane.
In casa bisogna sciacquarlo bene, fare attenzione all'acqua nelle orecchie e avere molta accortezza nell'asciugarlo. Avvicinate il cucciolo alla vaschetta o alla vasca da bagno in modo graduale, qualche giorno prima, magari premiandolo.
Lo stesso fate dal toelettatore. Portatelo a "conoscere" il suo parrucchiere personale.
E, ogni quanto si lava un cane?
Allora, una regola non c'è: evitare i bagni troppo frequenti protegge l'animale. Non più di una bagno al mese, anche ogni due.
Lavare troppo spesso il cane fa sì che il film lipidico della cute venga lavato via e, dovendosi riformare, il cane puzzerà. Più lo si lava e più puzzerà.
Altra cosa: il cane non si tosa!
Non è vero che il cane d'estate va tosato perchè ha caldo! Il mantello protegge il cane dal caldo e dal freddo.
Una cosa è lo stripping, o la toelettatura per certe razze, ma tosare un labrador non si fa!!! (anche perchè poi il pelo ricresce male)
Per le razze a pelo lungo, come i maltesi o i barboncini, il pelo si accorcia, ma sopratutto si spazzola per evitare la formazione di nodi.
Ultimo ma non meno importante: spesso il cane puzza perchè ha sua situazione dentale è compromessa (la presenza di placca e tartaro, o una malattia della bocca, fa sì che la saliva prenda cattivo odore) o perchè ha un problema di altra natura (negli stadi avanzati di insufficienza renale ).

giovedì 23 febbraio 2012

la boccia del pesce rosso


Alzi la mano chi, non ha mai rotto al proprio papà per tentare la sorte e vincere un pesciolino rosso al luna park.
Non barate.
Io mi metto in cima alla lista.
Alla tenera età di quattro anni mio nonno regalò a me e mia sorella due pesciolini rossi, ribattezzati Cleo e Clio.
Clio, riconoscibilissimo i quanto provvisto di una macchia nera, passò a miglior vita in un paio di settimane.
Cleo, ringalluzzito dalla esclusività della boccia, campò otto anni.

Tralasciando la mia personalissima avventura, parliamo un pò del Carassius auratus auratus, o Ciprino dorato, o pesce rosso.
Cominciamo dalla sua..abitazione?
Se non abbiamo un acquario (non me ne voglia mio nonno, ma la vaschetta di plastica non andava bene), o una fontana con vasca (!), o uno stagno in giardino (!!!), cerchiamo di dare una casa dignitosa al nostro pesciolino.
Alle bancarelle, quelle del tiro a segno, di solito ci consegnano pesce+microvaschetta rettangolare o boccia.
Se la microvaschetta va bene per la forma, non va altrettanto bene per le dimensioni: deve avere una capacità di almeno 20 litri. La boccia, che è tanto bella ed elegante, non va bene nè per forma che per dimensione; la sfera infatti non permette un adeguato scambio di ossigeno acqua aria che è fondamentale per la salute del pesciolino.
Una volta che abbiamo deciso dove mettere il nostro Ciprino dorato, è necessario preparare l'acqua: mai mettere l'acqua del rubinetto immediatamente, bisogna farla decantare in un recipiente pulito per 24 ore, così da evitare che il cloro presente danneggi le branchie e le mucose del pesciolino. Se questa storia ci infastidisce, potremmo anche acquistare un bel filtro da acquario.
Parliamo di pappa.
Avete presente il cibo che vi hanno dato alla bancarella? ecco, quello lo buttate e ne comprate uno di buona qualità in un negozio di acquari. Evitate di metterne troppo: la quantità giusta è quando, un minuto dopo la somministrazione, il fondo è pulito.
E per il cambio dell'acqua?
Se siete bravi, un paio di cambi a settimana sono sufficienti: questo implica che l'acqua non ingiallisca e non inizi a emanare cattivo odore; entrambi i fattori sono indice di troppo mangime, che si deposita sul fondo e imputridisce.
Per cambiare l'acqua, facciamo decantare 10 litri (il 50%) il giorno prima, poi togliamo 10 litri dall'acquario e aggiungiamo l'acqua pulita.
Se volessimo arredare la nostra vaschetta? Sì a vegetazione fluttuante ma non troppo fitta. Personalmente non amo le piante in plastica, ma visto che anche lo piante necessitano di cure, sono la soluzione più comoda.
Per o precisi: la temperatura ottimale è 22-24°, il ph neutro e la durezza tra i 10 e i 20 dGH. questi parametri si possono misurare con cartine apposite -e un termometro- in vendita nei negozi specializzati.
Da evitare ASSOLUTAMENTE:
  1. le briciole di pane
  2. lasciare la vaschetta senza copertura se avete un gatto un casa
  3. di prendere un pesciolino perchè mio figlio rompe, tanto "muore subito"
Il pane spesso causa disfunzioni intestinali spesso letali per l'animale.
Il gatto troverà divertente acchiappare il pesciolino (e state certi che ci riuscirà) se non adeguatamente custodito; se l'acquario o la vaschetta sono provvisti del loro coperchio, al massimo avrà una sua televisione privata (i miei gatti passano ore di fronte all'acquario!).
Un animale, anche un pesciolino rosso, ha il diritto di essere preso e tenuto nel pieno benessere; necessita di un pò di impegno, un briciolo di tempo e molto rispetto. Se non siete disposti a impegnarvi lasciate stare, non c'è niente di male a dire "no!" ogni tanto.

lunedì 20 febbraio 2012

per gli amanti dei gatti

invece di dilungarmi in scuse e giustifiche per una lunga assenza, una piccola chicca!