giovedì 25 marzo 2010

Betty e Rocky

Mattina.

Vi ricordate l'umana stronza con nil cagnetto che aveva 289 o giù di lì di urea?

HA fatto terapia per quindici giorni, la bestilola era ritornata un fiore, urea e creatinina quasi ormali. Una soddisfazione. La rispediamo a casa con terapia (una compressina e una flebo sottocute) e la raccomandazione: se non ci riuscite, venite in studio. Il primo giorno sono venuti, hanno visto e fatto loro la flebo ,e tanti cari saluti.

Ieri hanno riportato la piccola. Uno scheletro, gli occhio gonfi da glaucoma, puzzolente di ammoniaca... praticamente una morticina.
"dottorè, che non ce la faccio più, fatele la s'reng e buonanotte"
Prima l'ho fatto sentire una cacca, perchè la colpa dello stato del suo cane era solamente sua. E poi, con tutta la dolcezza di questo mondo, ho addormentato la piccolina. Lui piange, e fa:
"lo potevamo fare un mese fa, che non soffriva!"
E l'ho mandato al diavolo.

Pomeriggio
"drin drin..pronto amb..."
"dottorè mi aiuti, sta morendo....sono vicino lo studio, sta morendo.." e mette giù.
Senza dire nome o cognome. Era una donna disperata, che stava arrivando con un cane o un gatto con...bho? Allerto i miei collaboratori, spiego ai clienti in sala d'attesa che sta arrivando un'urgenza e di non aversene a male, ma dobbiamo dare a questa la precedenza. Capiscono.
Pochi minuti dopo una panda azzura si ferma di fronte l'ambulatorio, e ne scende la signora P., bianca ma composta; "è morto".
Rocky era un meticcione di pastore tedesco di 3 anni. Quaranta chili di cane. Indisciplinato come pochi, era stato adottato dalla famiglia P. che aveva dieci giorni; lo hanno nutrito col biberon (lei lo nascondeva nell'armadietto al lavoro), cresciuto e amato. Ieri sera nel consegnare un pacco un tale ha lasciato il cancello aperto; ,lui è corso via. Lo hanno trovato dieci minuti dopo, agonizzante, a quattro isolati da casa. Un' auto lo ha investito. Lo ha ritrovato il figlio diciassettenne della signora P., che mi sta di fronte; ha il viso con i brufoletti, e un'aria da bambino spaesato. Non piange, non dice niente. E' una roccia di dolore. Arrivano la zia, la cugina. Il Padre, poliomelitico, che non riesce ad entrare, che non lo vuole vedere.
Non ho visto una lacrima, uno scatto.
Sono stai lì, a turno, ad accarezzare il loro fratello peloso, a dirgli tutte quelle cose che non gli avevano mai detto.
Calmi, composti, sono scivolati via, sussurrandomi un grazie, per quello che non ero riuscita a fare.
Ciao Betty, speravo di allungarti la vita, mi spiace che non sia stato così.
Ciao Rocky. che il Signore ti dia prati su cui correre felice

2 commenti:

  1. Ho trovato il tuo blog solo oggi ed ho letto tutti i tuoi post in un fiato! Mi spiace salutarti e presentarmi in un post cosi.. specie perchè anche la mia micia è in cura per leggera Irc. So che significa. Mi hai fatto ridere e commuovere, ti seguo e ti linko!!
    a presto
    Luisa

    ps il post sulla toxo dovrebbe essere appeso ed incorniciato in ogni studio ginecologico!

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  2. Ai padroni di Rocky non dico niente: il tempo pian piano lenirà il loro dolore, anche se non dimenticheranno.
    Agli umani di Betty dico: che il Signore vi dia del fango in cui affondare e confordervi.

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